Nell’era digitale in cui viviamo, le tecnologie innovative stanno rivoluzionando ogni aspetto delle nostre vite, inclusi i processi aziendali, integrandoli, evolvendoli ed efficientandoli.
Anche nel campo delle Risorse Umane, il progresso tecnologico ha portato e sta portando diversi cambiamenti positivi (basti pensare ai chatbot, ai video colloqui, la possibilità di lavorare in full remote o al parsing automatico dei cv sui diversi database).
Uno strumento che nell’ultimo periodo ha sicuramente attirato l’attenzione su di sé è ChatGPT, un potente modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI che promette di semplificare ogni aspetto lavorativo, compreso quello degli HR.
Ci siamo chiesti come, nel settore della ricerca e selezione del personale, ChatGPT potrebbe dare il suo apporto strategico, non puntando a sostituire i recruiter, ovviamente, ma a diventare per loro un prezioso alleato, integrandone il lavoro e migliorando l’efficienza complessiva delle operazioni aziendali.
Innanzitutto, cos’è ChatGPT?
ChatGPT è un sistema di intelligenza artificiale basato su GPT-4, sviluppato per comprendere e generare testo in linguaggio naturale. Con milioni di parametri addestrati su enormi quantità di dati testuali, ChatGPT è in grado di comprendere e rispondere a domande, elaborare richieste e fornire informazioni rilevanti in modo straordinariamente realistico e utile.
Come ChatGPT può aiutare il lavoro dei Recruiter?
Automazione delle risposte comuni: i recruiter trascorrono spesso molto tempo rispondendo a domande comuni da parte dei candidati o dei clienti, come le condizioni contrattuali, le prestazioni e i benefit, o semplicemente fornendo feedback positivi o negativi dopo le interwievs.
Integrando ChatGPT in un sistema di assistenza aziendale, è possibile automatizzare queste risposte con la generazione di modelli email “standard ma personalizzati”, liberando tempo prezioso per attività più strategiche.
Selezione del personale: Il processo di selezione dei candidati può essere estremamente laborioso. Integrare ChatGPT in un sistema di CRM e database, può aiutare a filtrare i curricula cercando le competenze e le esperienze pertinenti in base a criteri specifici, consentendo agli HR di concentrarsi su candidati più idonei e migliorando l’efficienza delle assunzioni.
Inoltre, con il giusto prompt ChatGPT può aiutarci anche a creare la “job description perfetta”, andando a redigere una descrizione con hard e soft skills bilanciate in base alle ricerche e al mercato, che meglio risponda alle ricerche degli utenti sui diversi motori di ricerca.
Formazione e sviluppo: ChatGPT si può inserire come “tutor virtuale” per i dipendenti, in quelle realtà aziendali dove magari i percorsi formativi non sono particolarmente strutturati o organizzati.
Fornendo risposte immediate e accurate a domande relative al proprio business, lavoro o al percorso di sviluppo professionale, il modello può supportare il processo di apprendimento e ridurre la dipendenza dall’assistenza diretta degli HR, fornendo per altro piani di apprendimento estremamente personalizzati.
Gestione delle performance: Integrando ChatGPT in un sistema di feedback delle prestazioni, i dipendenti possono ricevere valutazioni continue e consigli per il miglioramento, garantendo una gestione delle performance più efficace e orientata all’obiettivo.
Onboarding dei nuovi dipendenti: inserire e accogliere nuovi membri del team richiede tempo e risorse. ChatGPT può fornire informazioni dettagliate sulla cultura aziendale, le policy interne e rispondere alle domande dei nuovi arrivati, semplificando il processo di inserimento.
Integrazione, non sostituzione
È fondamentale sottolineare che ChatGPT non ha lo scopo di sostituire HR e Recruiter.
Al contrario, il suo obiettivo principale è di integrarsi con il lavoro umano, agendo come un facilitatore dei processi per le attività quotidiane più pratiche e ripetitive.
Non essendo, l’intelligenza artificiale, dotata di sensibilità, empatia e comprensione umana, tutta la parte fondamentale legata alle soft skills, l’atteggiamento e la persona in quanto essere umano resterà appannaggio degli umani, gli unici in grado di valutare se la persona che sta sostenendo l’iter selettivo, ad esempio, può essere quella giusta per un determinato ambiente lavorativo o per uno specifico team di lavoro.
Resterà comunque la potenzialità di una “visione oggettiva” a garanzia dell’imparzialità della selezione.
L’utilizzo di ChatGPT dovrebbe essere mirato, concentrato su compiti specifici e complementari all’esperienza umana. Gli HR continueranno a guidare le decisioni strategiche, a gestire le relazioni con i dipendenti e a fornire una leadership umana e coinvolgente.
ChatGPT e Privacy
Integrando sistemi di Intelligenza Artificiale in database contenenti dati sensibili, si renderà sicuramente necessario un focus specifico sulla sicurezza del processo di screening delle informazioni, nonché una comunicazione trasparente con i candidati circa l’utilizzo del IA all’interno dell’iter selettivo.
Conclusioni
L’integrazione di ChatGPT nell’ambito delle Risorse Umane sembra promettere un futuro più efficiente. Automatizzando le attività ripetitive, fornendo supporto nella selezione del personale, agevolando la formazione e migliorando la gestione delle prestazioni, ChatGPT si configura come un alleato fidato degli HR, permettendo loro di focalizzarsi su attività con un maggior valore aggiunto.
Tuttavia, è fondamentale comprendere il suo ruolo complementare rispetto al lavoro umano e preservare l’aspetto umano e relazionale delle Risorse Umane, poiché sono queste caratteristiche che fanno la differenza nell’ottenimento di risultati significativi all’interno di un’organizzazione.